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Sostenibilità e arte, piste solari e fluorescenti, questa è l’Olanda

Daan Roosegaarde ha realizzato una pista ciclabile fluorescente, lastricata con 50 mila piastrine, la  Van Gogh-Roosegaarde Bicycle Path  realizzata in modo che la sua superficie possa catturare la luce del giorno per illuminarsi di sera e di notte, appena cala il buio.  Il percorso ciclabile fa parte di un tour ideale per visitare i luoghi dove Van Gogh è nato e cresciuto nella provincia olandese di Nord Brabant. Si tratta di un vero e proprio omaggio al più famoso artista fiammingo e al suo quadro  Notte Stellata  del 1889. Il metodo di illuminazione prescelto non infastidisce gli occhi e non interferisce con la natura circostante.   Sempre nei Paesi Bassi, il 12 novembre 2014 è stata inaugurata la prima pista ciclabile solare al mondo. Si chiama SolaRoad  e, è un progetto rivoluzionario che consentirà di ricaricare biciclette e veicoli elettrici su tutta la rete stradale del Paese,  che conta 22 mila chilometri di piste ciclabili.  Il primo tratto sperimentale della pista è lungo 70 metri, pavimentato con pannelli solari in grado di accumulare calore e di produrre energia pulita.

Collega Krommenie – sobborgo trenta chilometri a nord di Amsterdam – e Wormerveer, lungo il cui tratto si stima transitino ogni giorno circa 2 mila biciclette. In futuro sia le batterie delle biciclette che quelle dei veicoli elettrici, potrebbero essere ricaricate con la tradizionale spina o in maniera wireless. In 16 giorni di prova, le biciclette hanno prodotto 140 chilowatt / ora. Al momento, l’elettricità generata viene immessa nella rete elettrica, ma potrebbe anche essere utilizzato in futuro per illuminare la strada pubblica.  Il progetto finora è costato circa 3 milioni di euro, utilizzati soprattutto per la ricerca e lo sviluppo, sostenuto quasi interamente dalle amministrazioni locali. I 70 metri di pista solare dovrebbero riuscire a coprire il fabbisogno elettrico di tre famiglie. Non molto, anche perché i pannelli non possono essere montati in una posizione adatta a catturare il massimo di luce possibile e garantire alte performance, ma lo scopo è cercare di sfruttare un’area che altrimenti sarebbe semplicemente coperta di asfalto. L’obiettivo è arrivare a 100 metri di pista solare nel 2016 per poi provare a estendere questa idea anche a tratti di strada tradizionali, quelli che ancora vengono attraversati da automobili e altri veicoli. Secondo quanto si legge sul sito ufficiale di Solaroad, se tutte le strade degli Stati Uniti venissero pavimentate con pannelli solari, il paese produrrebbe tre volte l’energia che produce oggi, con un taglio alle emissioni di CO2 pari al 75 per cento.

Patty L’Abbate

 

 

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