LA MIA MISSION: Virare verso un nuovo modello economico-ecologico

G20, presidenza italiana all’insegna di solidarietà e sostenibilità

Il primo dicembre è iniziata la presidenza italiana del G20. «L’Italia è pronta a dare il via ad un anno di intenso lavoro – ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – siamo chiamati a dare risposte all’altezza delle grandi sfide globali che ci attendono».

Sarà una presidenza segnata, di fatto, dall’emergenza pandemica globale: eppure il fatto che il nostro Governo abbia scelto un logo con un chiaro riferimento al Rinascimento vuol dire che la nostra volontà è quella di sfruttare questa occasione e fare qualcosa di più. Il nostro Paese cercherà infatti di prendere saldamente tra le mani il timone dell’economia e riportarla nell’alveo di uno sviluppo equo e corretto.

Ci ritroveremo a portare avanti questa sfida da protagonisti, fianco a fianco con i Paesi più industrializzati del mondo e le economie emergenti, come India e Brasile. Un momento centrale per parlare anche di sostenibilità e nuovi modelli economici: la cosiddetta linea delle tre “tre P” ( cioè pianeta, persone, prosperità) che caratterizza il programma italiano si articolerà in risultati realmente perseguibili, che verranno sviluppati da circa 15 gruppi di lavoro, i cui risultati confluiranno nelle conclusioni delle numerose riunioni ministeriali.

Un obiettivo che è stato illustrato in Parlamento dal consigliere diplomatico e sherpa di questo G20 ambasciatore Piero Benassi. «L’Italia – ha detto Benassi – vuole dare slancio alla crescita economica ma con l’intenzione che i suoi benefici siano effettivamente meglio condivisi, senza lasciare indietro nessuno. Si vuole quindi affrontare con determinazione la grande sfida dei cambiamenti climatici e la copresidenza della Cop26 pone l’Italia in prima linea su una questione vitale per il nostro futuro».

Tutto confluirà nel Forum economico internazionale 2021, un appuntamento molto atteso per l’economia globale, ancora di più il prossimo anno, quando le potenze del mondo si troveranno ad affrontare il post-epidemia, con tutte le sfide urgenti che questo rappresenta: come nel Rinascimento, appunto, la possibilità di creare dopo un periodo cupo una nuova economia, più condivisa e quindi equa.

Ma l’agenda italiana ha anche altre priorità. Intende infatti promuovere una robusta iniziativa internazionale per abbattere le restrizioni al commercio di beni, macchinari e medicinali necessari alla prevenzione e cura del Covid-19 e, soprattutto, per garantire un accesso universale  ai vaccini, quando ci saranno.

Il G20 italiano guarderà infine anche ai più deboli. Bisognerà affrontare in maniera condivisa, sostenibile e soprattutto duratura le situazioni di sofferenza nel rimborso dei prestiti da parte delle economie più vulnerabili, identificando nuovi modelli di ristrutturazione del debito che possano produrre sospensione o addirittura apertura di nuovo credito per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

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