Pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO del i 28 settembre pag. I e pag. VIII.
Oggi 28 settembre l’Asi, Assemblea dei Soci del Consorzio per l’Area Industriale Bari-Modugno, è convocata per decidere sulla cessione definitiva di un suolo dell’area alla Newo SpA per la costruzione di un impianto di co-incenerimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Se l’assemblea deciderà per la cessione definitiva del suolo, l’azienda potrà cominciare subito, ben prima che si esprima il Tar, la costruzione del pericoloso inceneritore.
La vicenda è seguita da tempo dalla Senatrice Patty L’Abbate della commissione ambiente e territorio, che grazie al prezioso aiuto e supporto degli attivisti del Movimento 5 Stelle dei gruppi di lavoro su ambiente e rifiuti (che comprendono portavoce comunali, regionali, nazionali ed europei), e il supporto di associazioni locali come rifiuti zero, la consulta ambientale del comune di Bari, ha presentato, lo scorso 7 agosto, un’interrogazione (la numero 4-00494), a risposta scritta al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per portare alla sua attenzione una decisione della Regione (che ha anche finanziato l’opera con un importo di 20 milioni di euro), considerata, a suo parere, di difficile comprensione, perché non prevista nella programmazione regionale e contraria alla volontà di dotarsi di sistemi e impianti in linea con la sostenibilità ambientale e la strategia economia circolare e rifiuti zero.
Diverse sono le perplessità sollevate dalla Senatrice nel documento, tra queste, la pericolosità del prodotto della combustione e l’area individuata per la costruzione dell’impianto perché classificata come area soggetta a risanamento e al confine dei territori che attualmente hanno la migliore performance regionale in termini di raccolta differenziata e di riduzione della produzione pro capite di rifiuti.
La Senatrice L’Abbate, alla vigilia del voto, evidenzia la ferma contrarietà del Ministro Costa alla costruzione di nuovi inceneritori e sottolinea a tal proposito che il Ministero sta già lavorando per riformare la gestione dei rifiuti in Italia anche grazie a una modifica dell’art. 35 dello Sblocca Italia che invece favoriva la politica dell’incenerimento: “sono in arrivo una serie di emendamenti che propongono la riduzione del numero dei rifiuti, degli imballaggi, dell’usa e getta, decreti che sosterranno il recupero di materia dai rifiuti, per poter essere utilizzata come compost o come materia prima seconda in ingresso ad una serie di cicli di produzione.
Questa è la vera economia circolare, non quella che brucia materia e crea emissioni inquinanti, solo per riempire le tasche di pochi. Il mio appello ai sindaci e tutti i soggetti consorziati è di non permettere la realizzazione di questo impianto, non porterà benefici al territorio. Ascoltate il volere dei cittadini!”
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