LA MIA MISSION: Virare verso un nuovo modello economico-ecologico

Giornata mondiale dell’Ambiente Molto è stato fatto, tanto resta da fare

Con l’istituzione nel 1972, la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che tutti ricordiamo con lo slogan “Only One Heart“, cioè solo un pianeta, oggi torna a ricordarci che siamo un’unica rete di vita, un unico sistema Gaia.

Tema centrale del 2020 è la biodiversità. Circa un milione di specie viventi (su un totale stimato di circa 8,7) è a serio rischio di estinzione. E per di più, l’attuale ritmo di estinzione fa ritenere a molti ricercatori che siamo di fronte alla sesta grande estinzione di massa della storia: molti ecosistemi sono stati distrutti, degradati, frammentati e solo una piccola percentuale è rimasta intatta. I continui attacchi alla resilienza dell’Amazzonia ci lasciano senza parole.

In un mondo in cui si registra l’aumento senza sosta della popolazione mondiale – siamo circa 8 miliardi di persone – i consumi crescono, le risorse estratte ogni giorno sono in aumento, la biocapacità del pianeta è in pericolo. Abbiamo superato il limite.

Il global warming – dannoso almeno quanto il negazionismo di Trump e Bolsonaro, che impedisce di trovare una posizione comune che dia forza ed efficacia ad una azione di contenimento- l’eccessivo consumo di acqua, l’inquinamento dei mari, la deforestazione, la produzione di rifiuti, anche tossici, l’agricoltura intensiva, sono tutti aspetti della pressione delle attività umane sull’ambiente.

Cinque anni fa, per la prima volta nella sua storia millenaria, la Chiesa Cattolica ha emanato un documento  sui temi dell’ambiente e della sua salvaguardia: l’Enciclica “Laudato Sii” di Papa Francesco. Il Pontefice espone i limiti planetari, lo scioglimento dei ghiacci, la perdita della biodiversità, il depauperamento delle risorse naturali, ed incita tutti ad una presa di coscienza, ad un dialogo fra i popoli per divenire custodi della nostra “casa comune”.

In questo momento storico la politica ha il dovere di rivendicare un ruolo di alto profilo, imponendo la propria visione, contrastando gli interessi particolari di singoli attori economici. Governando dunque, con sicurezza i processi antropici con l’innovazione tecnologica, nel segno dello sviluppo sostenibile al servizio dell’ecosistema di cui l’uomo è parte integrante. Noi stiamo effettuando effettuando questo in Italia.

Con il dl clima, di cui sono stata relatrice, ci siamo dati per esempio l’obiettivo di adottare una politica strategica nazionale in materia di clima ed emissioni, che permetta di fronteggiare l’emergenza climatica con misure straordinarie per le emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa è in prima linea sulla lotta ai roghi tossici, al riavvio delle bonifiche, alla battaglia alla plastica monouso alla legge che consente ai pescatori di riportare a terra i rifiuti pescati al mare fino al protocollo con l’istituzione di un fondo da 400 milioni di euro per combattere lo smog. Nel frattempo, in Senato sono arrivati quattro decreti legislativi per l’attuazione delle direttive europee su rifiuti, discariche e veicoli fuori uso, parte del “Pacchetto economia circolare”, adottato dall’Unione europea a luglio del 2018: un passaggio molto importante per la sostenibilità del nostro modello economico è atteso da noi economisti ecologici.

Molto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare. E dobbiamo attivarci nell’immediato per abbattere l’inquinamento che ci ha portato a questa emergenza, dobbiamo cambiare le nostre abitudini, il modo di “fare impresa”, di produrre e di consumare. Oggi, nella Giornata dell’Ambiente promettiamo alle nostre future generazioni di diventare i custodi del nostro pianeta.

 

 

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